Iliad, “rivoluzione” già studiata a tavolino per acquistare Vodafone?

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Iliad potrebbe aver già previsto negli anni passati l’acquisto di Vodafone con geniali mosse di marketing che si sono rivelate vincenti

Iliad è arrivata in Italia nel maggio del 2018 e da allora è stato solo un record di successi: nata dalle “ceneri” della fusione tra Wind e Tre (motivo per cui AGCOM ha acconsentito proprio alla loro join venture delle due aziende, l’arrivo di un 4° gestore) e da allora ha iniziato a rivoluzionare tutto, a partire dai prezzi, bassi, anche troppo. Bilanci apparentemente in perdita, clienti che salgono soddisfazione generale che cresce sempre di più. E gli altri gestori che pur di rimare al passo hanno iniziato a tagliare i prezzi, a creare second-brand per starle dietro.

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Insomma, l’arrivo in Italia di Iliad ha creano uno scossone enorme e senza precedenti, portando l’Italia che aveva già tariffe bassa rispetto al resto dell’Europa a un taglio ancora più grande, con bundle sempre più esagerati. Quasi insostenibili per molti.

E se fosse stato tutto giù studiato?

Possibile, Ma vi spieghiamo meglio che abbiamo pensato. Partiamo dalle notizie dei nostri giorni, ovvero Iliad che vuole acquistare un colosso delle TLC come Vodafone Italia e poi facciamo subito un flashback al maggio del 2018: la strategia di Iliad se premeditata sarebbe chiara e geniale. Arriva in Italia, investe (andando anche in perdita, perchè l’obiettivo è un altro) e crea uno scossone enorme, mettendo i difficoltà tutti i big che avevano da sempre il pieno controllo delle TLC in Italia e si trovavano parecchio “rilassati”. Oggi, dopo 3 anni e mezzo, dopo aver conquistato la fiducia dei clienti e dopo aver pesantemente messo in difficoltà tutti passa all’attacco per quello che sarebbe il colpaccio della storia: comprare un colosso come Vodafone Italia e acquisire in un colpo solo il controllo delle telecomunicazioni in Italia.

Se l’affare va in porto Iliad si ritroverebbe ad essere da ultimo al primo gestore in Italia, con un market share di ben oltre il 36%, numeri spaventosi, che diventerebbero presto ancora più grossi.

Inoltre i più attenti ricorderanno che nel Marzo 2020 si è conclusa la fusione di Inwit e Vodafone Tower, lo storico accordo tra TIM e Vodafone per la condivisione e lo sviluppo della rete 4G e 5G in Italia. Insomma, se Iliad comprasse Vodafone, ci sarebbe pure lei al 50% nella rete mobile di TIM, per farla semplice.

Ma ci sono anche molti dubbi sulla riuscita…

Lo scenario appena descritto, con Iliad che diventerebbe primo gestore in Italia dovrebbe in primis convincere il nostro Antitrust, perchè il rischio che venga definito un abuso di posizione dominante è altissimo. E qui AGCOM potrebbe iniziare a dettare condizioni e/o bloccare tutto.

Per far andare bene la compravendita ad AGCOM, a guardare cosa successe a Wind e Tre, potrebbe servire un nuovo gestore, giusto per ristabilire gli equilibri. Se proprio vogliamo sognare quel gestore potrebbe essere Fastweb che freme palesemente da tempo per una rete mobile tutta sua, ma son solo supposizioni e la strada è ancora lunga.

Che ne sarebbe del brand Vodafone?

Prestissimo e pure azzardato fare ipotesi. Le nostre idee (e buon senso) smentiscono un #Voliad alla “WindTre”. Potrebbe cambiare tutto (dismettendo uno dei due brand) o non cambiare nulla, mantenendo entrambi. Allo stesso modo Iliad potrebbe comprare Vodafone, uccidere ho.mobile (e passarne i clienti a Iliad, che diventerebbe come un second brand) e iniziare a gestire un traffico “premium” col brand Vodafone o tramite altro nome.

Tutto talmente lontano che possiamo solo supporre

Chiaramente la strada è lunghissima, per cui, oltre a divertirci e a buttare giù qualche riga fatta di supposizioni, su una presunta strategia di marketing di Iliad, sulle opposizioni che possano arrivare da AGCOM o su cosa ne sarà dei brand c’è poco altro da fare se non attendere.

I due gestori sono ancora in una fase embrionale della trattativa, e tutto potrebbe venire meno in poche settimane. Poi la strada sarebbe solo in salita. Insomma, nessuna fusione, matrimonio o acquisizione nel 2022, però sicuramente ne vedremo e sentiremo delle belle.

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