TIM, addio gare pubbliche per concentrarsi sulle proprie infrastrutture

fibra ottica

TIM decide di tirarsi fuori dal terreno di gioco pubblico per concentrarsi esclusivamente sulla realizzazione del piano strategico triennale già presentato e potenziare le proprie infrastrutture

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La decisione è stata presa: alla scadenza di ieri per la presentazione delle offerte, la società capitanata da Flavio Cattaneo, si è chiamata fuori, e c’era da aspettarselo! TIM, a tutti gli effetti, non parteciperà al secondo bando da 1,2 miliardi di euro per l’ampliamento e la costruzione delle reti in fibra ottica nelle aree di 10 regioni, che comprendono oltre 3500 comuni. La decisione è stata presa senza ombra di dubbio a causa dell’esito della prima tornata di queste gare, vinta a mani basse da Enel Open Fiber, che si è aggiudicata un bando di oltre 1,4 miliardi di euro per la costruzione delle reti in fibra ottica in 6 regioni italiane. Con ogni probabilità, l’azienda guidata da Pompei l’avrebbe avuta vinta anche al nuovo confronto, considerando lo scarto di punteggio con cui si è piazzata per la prima gara. Sarebbe questa la motivazione alla base della decisione di TIM di abbandonare il terreno di gioco pubblico e concentrarsi sugli investimenti nella propria rete.

Wind fibraTIM, grande sconfitta della situazione, si è semplicemente limitata a confermare il piano strategico già presentato per i prossimi 3 anni. Addio alle gare Infratel quindi, per andare avanti da soli e concentrarsi sui miglioramenti delle proprie reti, che, come vi abbiamo già annunciato all’interno di questo articolo, puntano molto in alto, con la copertura fibra al 95%, l’LTE al 99% e 50 città con velocità ad 1 Gbps entro il 2019.

Una decisione presa senza dubbio per confermare un leadership nello sviluppo di infrastrutture e nella digitalizzazione del paese, che cresce grazie anche a queste nuovissime tecnologie, sia fisse, sia wireless, sempre più efficienti e meno costose, migliorano la qualità della vita rispetto al passato. Come confermato più volte, infine, il business plan e le decisioni strategiche, gestionali e di posizionamento sul mercato non saranno in nessun modo intaccate da quanto appena accaduto.

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