Inizia il vero addio al rame: TIM inizia la chiusura delle centrali

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TIM inizia la chiusura delle centrali solo rame, addio ad ADSL, ISDN e linee RTG: passaggio senza costi a tecnologie migliori per i clienti coinvolti

L’era del rame sta ormai tramontando in Italia, era infatti il 31 Ottobre 1970 quando tutta l’Italia venne collegata in teleselezione e il telefono iniziò a diffondersi davvero nelle case degli italiani, diventando sempre più un compagno insostituibile. Da allora di progressi ne sono stati fatti e oggi, il telefono di casa è ormai passato in secondo piano per far spazio a Internet.

Le linee solo voce RTG (solo voce) attive sono probabilmente oggi pochissime, resiste (purtroppo) ancora l’ADSL in zone più disagiate, ed è ormai quasi dimenticata l’ISDN. Per tale ragione, TIM, in ottica anche del risparmio energetico sempre più importante nell’era moderna, inizierà a chiudere le centrali solo rame a partire dal 25 Maggio 2024.

La cessazione avverrà solo nelle aree totalmente coperti da servizi in FTTC e/o FTTH e prevederà la migrazione gratuita di eventuali clienti ancora attivi su tecnologie vetuste a quelle ben più recenti in fibra ottica.

Centrali TIM: ecco le prime ad essere spente

Ecco le centrali che TIM spegnerà dal 25 maggio 2024:

Campania (15 centrali)

Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua e Santa Maria Capua Vetere.

Lazio (15 centrali)

Roma (2), Ardea (3), Fonte Nuova (2), Monterotondo (2), Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia e Mentana (1).

Molise (1 centrale)

Contrada Pantano (Termoli)

Toscana (1 centrale)

Lucca (ubicata in via per Camaiore)

Veneto (3 centrali)

Verona (ubicata in via Vincenzo Liruti), Sommacampagna (VR) e Selvazzano Dentro (PD).

Sicilia (7 centrali)
Palermo, Monreale, Bagheria, Ficarazzi, Acireale, Augusta e Melilli.

Tim prevede inoltre di spegnere oltre 6000 centrali entro il 2028. Non chiaro, invece, se verranno dismessi anche i cavi in rame che attraversano le nostre città, ma è probabile, che in futuro, anche questo avverrà.

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