Nuovo servizio di Report su Amazon, questa volta è fatto bene

La trasmissione Report ha trasmesso ieri un nuovo servizio che parla di Amazon, concentrandosi più sui venditori

Dopo il servizio di qualche settimana fa, che abbiamo trovato piuttosto superficiale, Report ritorna a parlare di Amazon e questa volta sforna un servizio ben più completo e chiaro da seguire.

Il tema è sempre quello, si parla più di quello che accade ai venditori presenti sulla piattaforma che del cliente finale, quindi magari il servizio risulterà poco interessante per chi su Amazon ci fa solo acquisti.

I servizio inizia con l’analisi dei costi sostenuti dai venditori per vendere su Amazon, costi che vengono fatti passare velatamente come alti, ma di cui i venditori prima di accettare erano ben consapevoli. Il problema, anzi, i 3 problemi presentati non riguardano però questo.

Nel servizio vengono infatti mostrati 3 storie di 3 diversi venditori italiani, questa volta mostrati con nomi e cognomi, ragione sociale e mail inviate ad Amazon.

Nel primo caso si tratta di ritardi di pagamenti ai venditori per accertamenti sugli account e il venditore accusa Amazon di trattenere il denaro per ottenere liquidità (ipotesi che sinceramente ci sembra molto surreale…). Nel secondo un farmacista accusato di vendere prodotti contraffatti che non è riuscito a farsi sbloccare l’account nemmeno con alcune fatture del fornitore, mentre nel terzo, quello più interessante a nostro parere si parla sopratutto di resi.

Il venditore di fotocopiatrice infatti, si vede costretto ad accettare resi di fotocopiatrici a suo dire mai vendute (controllando le matricole). Questo evidenzia un comportamento purtroppo molto diffuso di alcuni “furbetti” che acquistano su Amazon e poi rendono prodotti diversi e/o uguali ma guasti, non acquistati da quel venditore.

Proprio su questo aspetto, servirebbe a nostro parere molto più controllo. I furbetti infatti non ci sono mai piaciuti e rendere un articolo diverso da quello acquistato equivale alla truffa. Ci aspettiamo quindi un maggior controllo sui resi (cosa che a quando pare da qualche mese sta avvenendo) e sanzioni per i furbetti, sopratutto per rispetto dei venditori terzi.

Cosa ne pensiamo? Giudicare è difficile e non ci compete. Le tre storie sono molto diverse tra di loro e per la seconda (farmacista) servirebbero più dati per valutarla. Quel che è certo è che questo servizio risulta ben più interessante e completo del precedente e ci auguriamo che serva a risolvere e migliorare una delle piattaforme dove fare acquisti più interessanti di sempre.

Servizio Report Amazon “Venduto e Reso”

Tariffando
Logo