4 Ottobre 2021: una giornata che internet ricorderà – #FacebookDown

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Il 4 Ottobre 2021 è una giornata che il mondo di internet ricorderà: il Facebook Down farà tremare per sempre il mondo del web

4 Ottobre 2021, una data che probabilmente farà scendere un brivido a molti, che siano addetti ai lavori sul web come lo siamo noi, o che siano semplici utilizzatori dei social coinvolti nel down di ieri, sì, anche quelli che dicono “ho vissuto ugualmente”. Perchè il down di Facebook, Instagram e WhatsApp a cui abbiamo assistito nelle scorse ore è stato probabilmente il peggior disastro per una grande azienda del web, con un down iniziato alle 17:40 circa ore italiana e andato avanti per oltre 7 ore, anzi almeno 10 se vogliamo parlare di un ripristino completo dei servizi.

facebook down

Un problema apparentemente banale, che ha mandato KO un’azienda immensa, un big del web, e bruciato migliaia e migliaia di dollari sia di ricavi, sia nel mercato azionario, con le azioni di Facebook che oggi sono in caduta libera. Ma cosa è successo davvero? e perchè nessuno in tutte quelle ore è riuscito a far nulla?

Cosa è successo a Facebook ieri?

Un “banale” problema di DNS, un’errata configurazione secondo quanto dichiarato oggi dai vertici di Facebook (azienda di Mark Zuckerberg, che ieri ha probabilmente avuto la peggiore giornata della sua vita e che gestisce anche Instagram e WhatsApp). Un problema apparentemente semplice da risolvere, un errore umano, che come vedremo nei paragrafi successivi ha creato un problema enorme per Facebook, rendendolo totalmente irraggiungibile ed isolato dal mondo.

Fondamenti di internet: i DNS

Per farvi capire meglio la vicenda, proveremo a fare un miracolo e a spiegarvi in parole semplici e in poche righe, senza annoiarvi troppo cosa sono i DNS e come funzionano di base.

Probabilmente li avrete già sentiti nominare, i DNS sono un vero e proprio “meccanismo” che si occupa di convertire un indirizzo di un sito web, in un indirizzo IP. Ogni server infatti viene identificato da un indirizzo IP univoco (numerico, nel caso di IPv4, caso più semplice), per farla semplice proprio come fosse una targa di un’auto, che la identifica univocamente.

dns

Facciamo un esempio pratico per chiarirvi le idee, volete visitare tariffando.it e lo digitate sulla barra del vostro browser succede questo:

tariffando.it  -> DNS  -> 188.165.207.102

Infatti se provate ad incollare quei numeri sul vostro browser (errori di certificato a parte) vi ritroverete proprio nella nostra home.

Facebook ha configurato male il routing (cioè il processo di conversione dell’indirizzo) del suo server DNS, rendendo di fatto inaccessibile il suo network. Chiaramente, lo ribadiamo, questa è una semplificazione estrema del concetto, ma può farvi capire in linea di massima.

Ma perchè oltre 7 ore per risolvere?

Quante difficoltà abbiamo avuto ieri per comunicare con i nostri amici, tutti noi? Tante, sono venuti infatti a mancare quelli che sono i mezzi di comunicazione digitali più utilizzati al mondo.

E secondo voi cosa usano i dipendenti del colosso? Esatto, gli stessi server resi inservibili dall’errore di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Magari con piattaforme interne diverse da WhatsApp, ma la base è quella.

E ovviamente non li usano solo per comunicare, cosa fondamentale che è venuto meno, ma anche per agire: sono andati KO i badge, non si riusciva più ad accedere ad un data center, chi doveva lavorare in smart working e aveva possibilità di ripristinare il tutto è stato sbattuto fuori ed isolato dallo stesso errore che aveva causato.

Solo in tarda sera Facebook è riuscito ad organizzare e ad inviare in modo fisico un team di ripristino che ha agito materialmente e manualmente sui server, e non da remoto. L’operazione ha dovuto quindi attendere l’arrivo in loco di tecnici specializzati, che magari hanno pure dovuto prendere un volo. Da qualche parte (The Verge/Reddit) in serata di ieri si narrava che addirittura, visto il non funzionamento dei badge aziendali, è stato necessario forzare con una smerigliatrice angolare uno degli ingressi.

Cosa impara internet da tutto ciò e cosa possiamo imparare tutti noi?

Non è mai facile fare moralismi. Ma quel che internet impara è che nonostante l’apparente perfezione e automazione, in realtà dipende tutto da esseri umani, talvolta imperfetti e capaci di creare ingenti danni per un semplice errore di configurazione. E nemmeno le big apparentemente super organizzate riescono ad uscirne sempre vincitrici. Questo è uno dei down più lunghi della storia di internet.

chat gruppo whatsapp

Non sappiamo cosa abbiano fatto i dipendenti per comunicare, magari, forse, hanno scaricato Telegram pure loro, però impariamo che la comunicazione è fondamentale per l’essere umano, che sia la risoluzione di un guasto, un litigio o qualsiasi altro contesto, e lo abbiamo imparato con un down di appena 7 ore, ma che ci è sembrato eterno sia a noi “comuni mortali”, che siamo corsi su altre piattaforme per mandarci il meme della buonanotte, sia per chi sudava freddo sapendo che ogni minuto di down erano tanti tanti dollari bruciati.

Tariffando
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