Tariffazione mensile: il PD presenta un esposto ad Agcom e Antitrust

Sono 4 i deputati del PD che si sono impegnati a presentare un esposto sia all’Agcom che all’Antitrust in merito all’aumento delle tariffe telefoniche da parte dei gestori

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TELEFONIA: IL PD PRESENTA ESPOSTO AD AGCOM E ANTITRUST PER SMASCHERARE I NUOVI AUMENTI DELLE TARIFFE.

FACCIAMOLO TUTTI!

Così, con toni scandalistici e chiaramente da piena campagna elettorale, inizia il post di Alessia Morani, avvocato e deputata della Repubblica Italiana, nonché fautrice della Legge del 4 dicembre 2017, n. 172. Tale legge, disponibile per i più curiosi in Gazzetta Ufficiale a questo link, introduce diverse modifiche all’Art. 19- quinquiesdecies (Misure urgenti per la tutela degli utenti dei servizi di telefonia, reti televisive e comunicazioni elettroniche in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e fatturazione dei servizi), tra le quali vi citiamo in particolare le seguenti aggiunte ai commi 1 e 4:

1-bis. I contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica disciplinati dal codice di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, prevedono la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi, ad esclusione di quelli promozionali a carattere temporaneo di durata inferiore a un mese e non rinnovabile, su base mensile o di multipli del mese.

1-ter. Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, si adeguano alle disposizioni di cui al comma 1-bis entro il termine di centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.

4-bis. Il periodo mensile o suoi multipli di cui al comma 1-bis costituisce standard minimo nelle condizioni generali di contratto e nella Carta dei servizi. Nel caso di variazione dello standard da parte dell’operatore e tenendo conto delle tempistiche di cui al comma 1-ter, si applica un indennizzo forfetario pari ad euro 50, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione, maggiorato di euro 1 per ogni giorno successivo alla scadenza del termine assegnato dall’Autorità ai sensi del comma 1-quinquies.

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Praticamente questa legge obbliga il ritorno alla tariffazione mensile a tutti gli operatori, salvo pesanti sanzioni calcolate in modo forfettario per ogni utente.

Benché i gestori, seppur lentamente, si stanno adeguando a questa legge, tornado quindi alla tariffazione mensile, allo stesso tempo la stanno “usando” per giustificare un aumento delle tariffe mensili, mantenendo però invariato il costo annuo. Per sapere come si stanno adeguando i gestori, vi consigliamo di leggere il nostro articolo, disponibile a questo link, che riassume tutto.

A questo, appunto, si sta opponendo la Deputata Alessia Morani, che insieme a Simona Malpezzi, Stefano Esposito e Alessia Rotta, hanno deciso di presentare un esposto all’Agcom e all’Antitrust per “impedire che le compagnie telefoniche facciano cartello e aumentino le tariffe, a totale discapito di consumatori ignari dei loro giochetti”.

C’è da dire, e ne avevamo parlato qui, che i gestori avevano avvisato, con un ricorso al Tar tramite Asstel, che vi è, da parte loro, il rispetto dell’articolo 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni il quale stabilisce come una società possa cambiare i suoi prezzi.

Quindi vedremo come andrà a finire questo esposto, che va ad aggiungersi, ricorda in una nota Carlo Rienzi presidente del Codacons, a quello presentato da lui nei giorni scorsi.

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