Operatori, roaming marittimo e antitrust: nuovi guai in vista

agcm

Nuovi problemi all’orizzonte per Tim, Vodafone e Wind Tre per l’attivazione del roaming marittimo all’insaputa degli utenti

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Continua la scia di risarcimenti per i danni procurati agli utenti e a farne le spese sono nuovamente tutti i colossi della telefonia italiana, Tim, Vodafone e Wind Tre.

L’Antitrust, infatti, ha aperto un’istruttoria a carico degli operatori menzionati in quanto questi avrebbero, senza un’adeguata informativa, attivato il roaming marittimo a spese degli ignari clienti.

A beneficio di chi non lo sapesse, per roaming marittimo si intende la navigazione in internet tramite collegamento a rete satellitare. Questo accade quando, allontanandoci dalla costa, i nostri smartphone smettono di agganciare la rete terrestre e vengono dirottati verso quella satellitare, operazione resa possibile grazie alle stazioni base presenti a bordo delle navi. L’utilità di tale operazione è indubbia, se non fosse che tantissimi utenti si sono ritrovati a pagare tariffe di navigazione extra senza essere stati precedentemente informati.

L’Antitrust è intervenuta per sopperire a questa mancanza, condannando gli operatori per pratica aggressiva in merito alla fornitura di servizi a pagamento non richiesti. Anche diverse compagnie marittime (Grimaldi, Grandi Navi Veloci, Compagnia italiana di navigazione) sarebbero finite nel mirino dell’indagine per omessa informazione del servizio di roaming a bordo ai clienti di Tim, Vodafone e Wind Tre.

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