Imu e Tari 2021: tutte le categorie che pagano la metà

Case inagibili o proprietario all’estero: sono solo alcune delle situazioni che prevedono una riduzione al 50% delle principali tasse sulla casa. Ecco tutte le casistiche

Chi ha seconde case lo sa bene: tasse quali Imu e Tari sono un pedaggio obbligato ogni anno, arrivando a toccare importi anche elevati. La buona notizia è che è possibile usufruire di agevolazioni che permettono di ridurre le tasse al 50% percento o addirittura di non pagarle proprio.

Le casistiche a cui esse si applicano sono limitate, ma vale comunque la pena esplorarle.

L’Imu, la tassa sulle abitazioni che non siano la prima, prevede una riduzione fino al 50% per tutte quelle abitazioni che rientrano in particolari condizioni. Vediamo quali.

Case inagibili o disabitate (legge n. 160 del 2019). rientrano nella categoria tutte quelle abitazioni che non hanno i requisiti per essere abitate e che quindi, tramite certificato di un tecnico preposto, sono ufficialmente dichiarate inagibili o inabitabili. Tale certificato andrà quindi prodotto al momento della presentazione della dichiarazione Imu.

Case di rilievo storico o artistico (Decreto Legislativo n. 42 del 2004). Chiunque sia in possesso di un’abitazione che presenta rilevanza di carattere storico o artistico ha diritto al pagamento dimezzato dell’Imu. L’agevolazione non tiene conto dell’utilizzo che si fa dell’abitazione, ciò a dire che è valida in caso di immobile concesso in locazione, in comodato a terzi o come altra abitazione.

Case affittate con canone concordato ( legge 160 del 2019). Per questa categoria, l’agevolazione sale fino al 75%. Sarà necessario produrre specifica dichiarazione al momento della presentazione della dichiarazione Imu.

Ex casa coniugale. In questo caso è prevista un’esenzione totale. Essa spetta al coniuge affidatario dei figli che sia rimasto nell’abitazione principale, su provvedimento del giudice. Il genitore pertanto, anche se non proprietario, ha diritto all’esenzione in quanto quell’abitazione costituisce, per lui, la principale.

Case in comodato d’uso a parenti stretti. La riduzione al 50% si applica nel caso in cui genitori o figli abitino in una casa concessa in comodato d’uso gratuito, a patto di non avere altre abitazioni e di essere residenti nel Comune in cui si trova l’immobile. L’esenzione parziale non viene applicata agli immobili ritenuti di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9).

Case di non residenti in Italia (legge 178 del 2020). Qualora l’abitazione sia di proprietà di un soggetto residente all’estero (che percepisca un introito nel Paese di residenza), la legge, approvata l’anno scorso, prevede un dimezzamento dell’Imu e la riduzione al 75% della Tari. Le agevolazioni in merito a questo caso saranno valide a partire dal 2021.

Per beneficiare delle agevolazioni Imu è necessario produrre gli opportuni documenti che andranno poi allegati alla dichiarazione Imu, da presentare entro e non oltre il 30 giugno.

Anche la Tari, la tassa sui rifiuti, presenta diverse casistiche per le quali è possibile ottenere l’esenzione totale. Parliamo quindi di case dichiarate inagibili o inabitabili, di case i cui proprietari non risiedono in Italia e di case – ma questo varia da Comune a Comune – che non sono utilizzate per scelta del possessore e che quindi non presentano arredi o consumi.

In tutti questi casi l’esenzione viene applicata poiché le abitazioni così descritte non sono in grado di produrre rifiuti.

In ogni caso, resta fermo che gli intestatari di seconde case sono caldamente invitati a consultare le ordinanze comunali in merito, soprattutto in materia di Tari, poiché ciò che è valido in un caso potrebbe non esserlo nell’altro. Per maggiori dettagli sulle esenzioni Imu, invece, i proprietari di seconde abitazioni possono consultare i testi di legge pubblicati in gazzetta.

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