Cashback: le falle che permettono di ottenere il rimborso senza fare acquisti

cashback stato guida

La questione è stata sollevata da Striscia la notizia e uno dei loro servizi illustra ben due procedure attraverso le quali è possibile aggirare il sistema del cashback

Come si suol dire: fatta la legge, trovato l’inganno. Torniamo, infatti, sul tema del cashback di Stato, quell’iniziativa, cioè, che vi rimborsa il 10% della somma spesa dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2021, fino ad un totale di 150 euro, purché in quell’arco di tempo siano state effettuato almeno 50 transazioni.

Almeno, in linea teorica.

Ieri, infatti, durante un servizio mandato in onda dal programma Striscia la Notizia, l’inviata ha portato all’attenzione due gravi malfunzionamenti del sistema che, nella pratica, consentirebbero di ottenere il rimborso a costo zero.

Il primo è quello del reso. Con la complicità di diverse persone, è stato assodato che se si acquista un prodotto e poi lo si restituisce, non solo gli attori hanno ottenuto indietro i loro soldi, ma sulla app IO figura addirittura il cashback ottenuto con quell’acquisto e che, anche se è stato effettuato un reso, non viene cancellato dal sistema.

La truffa è stata eseguita con successo presso supermercati e grandi magazzini di abbigliamento, ma non è escluso che possa ugualmente funzionare presso altre attività commerciali.

Il secondo, invece, riguarda le ricariche PostePay. Sempre con la complicità di un attore, è emerso che è sufficiente spostare – e lo ripetiamo: spostare, non spendere – denaro da una carta ad una PostePay per ottenere il 10% dell’importo “speso” in forma di cashback. L’app IO, infatti, non è apparentemente in grado di distinguere uno spostamento di denaro da un acquisto vero e proprio.

Diversi organi di stampa, ad oggi, hanno ripreso la notizia, di conseguenza è lecito supporre che i tecnici preposti siano già al lavoro per eliminare questi bug e stroncare le intenzioni di chi vuol fare il furbo, così che la partecipazione al cashback possa essere nuovamente trasparente e lecita.

Continueremo a seguire quest’incresciosa vicenda, pertanto l’articolo si intende in costante aggiornamento.

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