UNCEM contro la carenza di infrastrutture di rete in Italia

L’Unione Nazionale dei comuni, comunità ed enti montani ha denunciato la mancanza di infrastrutture di rete in oltre 1200 comuni italiani

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L’UNCEM (Unione Nazionale dei comuni, comunità ed enti montani) ha recentemente denunciato la mancanza di infrastrutture in oltre 1200 comuni in Italia, chiedendo un intervento del governo. L’associazione, pur consapevole delle restrittive leggi italiane che obbligano gli operatori a installare più impianti di quanto farebbero altrove, ha richiesto delle misure per amplificare le coperture. Tra le richieste troviamo:

  • l’obbligo dello Stato verso gli operatori privati ad ampliare le aree coperte da quest’ultimi
  • i Comuni (o i privati, o le imprese) devono poter acquistare ripetitori e installarli sulla rete
  • nella nuova programmazione 2021-2027 individuare sui Por Fesr delle Regioni (come già fatto dall’Emilia-Romagna) risorse economiche per i ripetitori telefonici

Secondo le stime dell’associazione sono ben 1220 i comuni italiani che soffrono di problemi di connettività. Dopo migliaia di email ricevute dai sindaci, amministratori locali e semplici cittadini, l’UNCEM ha stilato l’elenco dei borghi e comuni dove è addirittura quasi impossibile chiamare.

A sostegno delle azioni dell’UNCEM troviamo il presidente dell’associazione, Marco Bussone, che ha spiegato come in caso di impossibilità di connettersi in rete, vengano favoriti lo spopolamento e la desertificazione commerciale. Senza connettività infatti è impossibile ad esempio emettere scontrini elettronici o avere la possibilità di lavorare da remoto.

Le stime degli operatori segnalano che le reti sul territorio nazionale coprono circa il 95% della popolazione. Il restante 5% vive però nel 15% del territorio del paese, a sostegno di come il problema della copertura telefonica in Italia sia un problema molto serio da tenere in considerazione.

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