iPad M3 da 13″ venduto a 15€ da MediaWorld che adesso contatta i clienti e ne chiede la restituzione: come stanno le cose? cosa abbiamo fatto noi?
Da diversi giorni su internet non si parla che di questo: nonostante il periodo di Black Friday, complici forse offerte talvolta deludenti, la “promozione” di MediaWorld che ha visto vendere un Apple iPad Air M3 da 13″ 128GB Wi-Fi a 15€ è stata quella che più ha fatto parlare di sé, sia durante, che dopo. Ma andiamo in ordine…
iPad a 15€, inizia tutto l’8 Novembre – Ore 17:40
Nel pomeriggio dell’8 Novembre 2025, durante l’evento promozionale di MediaWorld dedicato al “Single’s Day” appare nel sito una super offerta: Apple iPad Air M3 da 13″ 128GB Wi-Fi a 15€ riservato a chi possiede la carta fedeltà MediaWorld CLUB.
L’offerta è allettante e subito fa il giro del web. Si esaurisce di conseguenza in pochissimi minuti (ma nemmeno troppo pochi in realtà) e in molti, sebbene non sia possibile quantificare il numero esatto, riescono ad aggiudicarsi il prodotto.
Chi è riuscito ad acquistare poteva scegliere il ritiro dopo almeno 30 minuti in un negozio fisico con disponibilità (pagando prima o direttamente in negozio) oppure la spedizione a domicilio.
Disponibilità confermata, puoi ritirare il tuo iPad!
Sono da poco passate le 18 dello stesso giorno e chi come noi ha scelto il ritiro in negozio riceve la mail fatidica: l’ordine è confermato e il ritiro in negozio è disponibile. Un addetto vendita in negozio ha quindi validato l’ordine, confermandolo, prendendo l’iPad dal magazzino e portandolo nel box dedicato al ritiro.
Chi scrive ha pagato in anticipo con Apple Pay e si è recato in negozio circa 45 minuti dopo la ricezione della mail di conferma, ma molti utenti sul web scrivono di aver pagato direttamente in negozio la cifra di 15€. In ogni caso l’iPad è stato regolarmente consegnato e scontrinato.
E nei giorni a seguire?
Le spedizioni sono state annullate, offrendo come scuse un buono da 20€ e chi doveva ancora ritirare si è visto annullare l’ordine con una mail che annunciava la scadenza dei termini per il ritiro.
Ma la bomba arriva il 19 Novembre… la fatidica mail di MediaWorld
Ben 11 giorni dopo dal ritiro tutti gli utenti si sono ritrovati una mail da parte del servizio clienti MediaWorld. La nota catena di elettronica con toni pacati fa notare che si è trattato di un “errore palese” e ne chiede agli utenti la restituzione entro 10 giorni, oppure un bonifico di 619€ come integrazione.
L’azienda ha anche proposto come conciliazione 20€ di buono a chi restituisce l’iPad e 150€ di sconto (pagando appunto solo 619€) a chi decide di tenerlo.
La questione legale
Precisiamo subito che chi scrive non ha competenze legali, ma si è confrontato con esperti e vi riporterà la sua. Ovviamente questo paragrafo non sostituisce e non è un parere legale.
L’allegato in PDF riporta l’intestazione “RACCOMANDATA E-MAIL“, la mail è però una normalissima e-mail (che nel nostro caso è stata considerata SPAM da Gmail..) senza alcuna valenza legale non trattandosi di PEC, pertanto tale dicitura oltre a creare apprensione, non ha alcuna valenza legale.
Sul contenuto, invece si apre un polverone. Da un lato c’è MediaWorld che ammette di aver fatto un errore palese e riconoscibile e seppur non cita articoli e legge, mira probabilmente all’articolo Art. 1428 c.c. che consente l’annullamento di un contratto quando l’errore è essenziale e riconoscibile. Dal lato opposto gli utenti, che come fanno notare diversi avvocati nel web, potrebbero effettivamente non riconoscere l’errore visto il periodo promozionale, le promozioni sempre più “assurde” e la difficoltà di dimostrare che effettivamente un acquirente ignaro sia in grado di riconoscere l’errore di prezzo.
Inoltre, come abbiamo visto, a rendere le cose più complicate, c’è la consegna manuale avvenuta nei negozi: l’azienda ha avuto tempo per annullare e personale per verificare la vendita a prezzo errato.
Insomma, non c’è un vero punto comune e definito al momento e l’azienda potrebbe proseguire inviando una PEC o una raccomandata vera questa volta e avviare un’azione legale, i cui risvolti ad oggi sarebbero tutti da comprendere se mai una situazione del genere dovesse finire nelle aule dei tribunali italiani.
E noi? Cosa abbiamo fatto con l’iPad da 15€?
Fin da quando Tariffando esiste, vi abbiamo sempre raccontato il risparmio in ogni sua forma ma con un importante pilastro: la legalità.
Visto che MediaWorld ha ammesso di aver sbagliato e ha scritto con toni non minacciosi ma anzi conciliativi e visto che a nostro parere risparmiare non significa approfittarsi degli sbagli altrui abbiamo deciso di restituirlo esattamente come ci è stato chiesto, e lo abbiamo fatto a meno di 24h dopo dalla ricezione della mail, recandoci personalmente.
Pur avendo restituito l’iPad così celermente e risposto al servizio clienti, ad oggi dopo quasi 4 giorni non abbiamo ricevuto né il rimborso dei 15€ e nemmeno il buono da 20€ omaggio che ci è stato promesso. Confidiamo che visto il weekend di mezzo tutto ciò avverrà in queste ore/giorni, viceversa vi aggiorneremo e scriveremo nuovamente al servizio clienti che non ci ha al momento degnato di risposta.
L’iPad tra l’altro è stato consegnato in condizioni eccellenti, già verificato in negozio e rivendibile per nuovo.
Qualche nostra considerazione finale…
Gli errori capitano a tutti, ma ci chiediamo se vista la situazione e (secondo noi) i pochi iPad effettivamente consegnati se era forse meglio evitare tutto ciò. Inoltre, ci chiediamo come sia possibile che un gestionale sicuramente avanzato utilizzato nell’era dell’IA, non riesca a fare delle verifiche così importanti.
Se l’operatore che carica i prezzi sbaglia, applicando uno sconto non voluto di ben il 98% su un articolo di punta, come è possibile che non vi sia nessun alert che dica “Ehy, ma sei sicuro di voler mettere un iPad a 15€? Ma sicuro sicuro?” oppure, un sistema che verifichi anomalie del genere e metta non disponibile il prodotto in attesa di una verifica e conferma umana?
Sono accorgimenti semplici, anzi semplicissimi da implementare, e avrebbero evitato non pochi grattacapi.






