Tim Approva la Vendita della Rete a Kkr: Vivendi Minaccia Azioni Legali

Il Cda di Tim bypassa l’assemblea dei soci nell’approvazione dell’offerta di Kkr, mentre Vivendi annuncia battaglia legale per tutelare i propri diritti

La sede di Telecom Italia in Corso Italia testimonia una svolta importante. Il Consiglio di Amministrazione di Tim ha ratificato l’offerta vincolante presentata da Kkr per l’acquisizione della rete di telecomunicazioni della compagnia, con un valore che potrebbe toccare i 22 miliardi di euro nell’eventualità di una “rete unica” nata dalla fusione con Open Fiber. L’approvazione è arrivata con una maggioranza di 11 voti favorevoli contro 3 opposizioni, e l’assenza di Giovanni Gorno Tempini, presidente della Cdp, azionista maggioritario di Open Fiber e quindi in conflitto di interesse.

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Nessun Bisogno di Assemblea, Decide il Cda Contrariamente a quanto atteso, il consiglio ha stabilito che la decisione riguardo all’offerta non necessita della convocazione di un’assemblea, ordinaria o straordinaria. Questa risoluzione si basa sui consigli legali ricevuti da vari esperti e avvocati consultati dalla società.

La Posizione di Vivendi Vivendi, detentore del 23,75% delle quote e secondo maggiore azionista di Tim, ha dichiarato l’illegittimità della delibera del consiglio, sostenendo che priva ingiustamente gli azionisti del diritto a votare e a esercitare il diritto di recesso. Il gigante francese si è detto pronto a usare tutti i mezzi legali per contrastare tale decisione.

Prospettive per Sparkle e Netco Mentre la società prevede la chiusura dell’operazione entro l’estate del prossimo anno, il Cda ha affidato a Pietro Labriola, amministratore delegato, il compito di negoziare un’offerta migliore per Sparkle, la controllata dei cavi sottomarini, estendendo il termine per la due diligence fino al 5 dicembre.

Il confronto tra la visione strategica del fondo Merlyn e quella di Tim ha visto quest’ultima prevalere, con la scelta di seguire la strada delineata dall’offerta di Kkr piuttosto che le alternative proposte, come la vendita di Tim Brasil o la divisione consumer.

Un Futuro di Sfide Legalistiche La mossa di Tim segna un nuovo capitolo nell’evoluzione dell’infrastruttura telecomunicativa italiana, ma si profila anche un’accesa disputa legale che vedrà Vivendi cercare di influenzare le decisioni future della società e di tutelare gli interessi degli azionisti. Con questa azione, il panorama delle telecomunicazioni in Italia si appresta a vivere giorni di intensa trattativa e, potenzialmente, di battaglie legali.

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