WindTre: crescita del 5G a rilento a causa della burocrazia

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Il direttore Relazione esterne di WindTre ha sottolineato le difficoltà per lo sviluppo della European Gigabit Society a causa della burocrazia

Intervistato da Milano Finanza, Roberto Basso, direttore Relazioni esterne & sostenibilità di WindTre, ha parlato del progetto European Gigabit Society, che prevede la diffusione totale in Europa di connessioni di almeno 100 mbps entro il 2025. Il manager pur apprezzando l’impegno italiano per contribuire alla realizzazione del progetto ha precisato che quest’ultimo è ostacolato dalla burocrazia con tempi di approvazione decisamente lunghi.  A sostegno di questa tesi, il manager di WindTre ha rilasciato dei dati relativi agli interventi di pianificazione dell’operatore per lo sviluppo e la diffusione della rete 5G. Nel 2020 infatti è stato approvato soltanto il 64% delle richieste di permesso con tempi medi di 79 giorni di attesa e con picchi arrivati a 9 mesi di attesa.

Per superare gli scogli burocratici, il manager ha chiarito che WindTre sta proponendo alle amministrazioni, una pianificazione complessiva degli interventi infrastrutturali atti a semplificare o ridurre l’onere burocratico per le imprese. Il manager di Windtre ha inoltre spinto per l’incremento di investimenti fissi lordi, che risultano piatti e in contrazione nel tempo. Le imprese di telecomunicazione hanno spinto molto su questo punto investendo oltre 65 miliardi nel decennio 2010-2019. Grazie a questi sforzi le reti hanno potuto reggere un incremento improvviso del traffico (oltre il 50%) durante la pandemia di coronavirus che ha colpito il mondo nel 2020. Secondo Basso invece l’altra soluzione sarebbe di semplificare la burocrazia italiana rendendo più efficiente il lavoro delle imprese e favorire l’attrazione di investimenti provenienti dall’estero.

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