TIM-Open Fiber: rete unica sempre più vicina?

FiberCop e Open Fiber hanno siglato un accordo che permetterà a quest’ultima di poter utilizzare in affitto diverse infrastrutture TIM nelle aree bianche del paese. Rete unica sempre più vicina?

Sembra sempre più vicina e concreta la realizzazione del progetto di rete unica TIM-Open Fiber. Le due parti hanno infatti appena siglato un accordo che permetterà a quest’ultima di poter utilizzare le infrastrutture TIM nelle “aree bianche” del paese (aree a fallimento di mercato per lo sviluppo nazionale della fibra ottica). L’accordo include l’utilizzo di pali, canaline e altre infrastrutture già realizzate da TIM.

Tale accordo è stato siglato in seguito al versamento di 230 milioni di euro da parte di Open Fiber e al via libera da parte del fondo statunitense Kkr, che detiene il 37.5% delle azioni di FiberCop e titolare del diritto di veto.

Quest’accordo, nonostante sia legato solo all’utilizzo di strutture da parte di Open Fiber sembra però delineare un’apertura non indifferente verso il progetto di rete unica da tempo inseguito da TIM, da cui nacque nel 2021 proprio FiberCop, società che gestisce la rete secondaria di TIM e a cui partecipano anche Iliad e Fastweb.

Già all’inizio di aprile, TIM e la Cassa Depositi e Prestiti (società controllata dal Ministero dell’Economia e che detiene il 60% della rete di Open Fiber) avevano già firmato un accordo di riservatezza per la stipulazione di una successiva intesa atta a stabilire un progetto di integrazione tra le reti FiberCop e Open Fiber.

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